Il d.l. 17 marzo 2020, n. 18, c.d. decreto CuraItalia, recante misure di sostegno economico per famiglie, lavoratori e imprese, connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19, ha introdotto diverse misure in favore di imprese e lavoratori.
Gli ammortizzatori sociali
Il decreto CuraItalia, garantisce un’integrazione salariale, per un periodo massimo di nove settimane, attraverso diversi strumenti quali: la Cassa Integrazione Guadagni Ordinaria (CIGO), il Fondo di Integrazione Salariale (FIS), il Fondo Bilaterale di Solidarietà e la Cassa in deroga a carico delle Regioni e Provincie autonome.
- Integrazione salariale ordinaria
Le imprese che rientrano nell’ambito di applicazione della CIGO e che sospendono o limitano la propria attività a causa dell’emergenza data dal Coronavirus, possono presentare domanda di concessione del trattamento ordinario di integrazione salariale a condizioni agevolate rispetto al regime ordinario. In particolare la domanda CIGO con causale “emergenza COVID-19” può essere presentata con termini ampi (fino al quarto mese successivo a quello di sospensione o riduzione dell’attività) e si applica retroattivamente dal 23 febbraio 2020 fino al mese di agosto 2020. Tale domanda, inoltre, non necessità particolari indicazioni causali (solo quella indicante “emergenza COVID-19”), né necessita della procedura ordinaria di consultazione sindacale (bensì una più agevolata). Altre agevolazioni sono quelle previste per il datore di lavoro grazie all’esonero dal pagamento del contributo addizionale e in capo ai lavoratori dipendenti con l’esonero del requisito di anzianità; - Integrazione salariale tramite i Fondi
Questo strumento è previsto per i datori di lavoro che versano presso l’ INPS i contributi al Fondo di Integrazione Salariale e può essere presentato con apposita domanda di accesso all’assegno ordinario indicante “emergenza COVID-19”.
L’erogazione dell’assegno ordinario è previsto anche per i Fondi Bilaterali ex art. 27 d.lgs 148/2015. Come per la CIGO, anche per il FIS (Fondo di integrazione salariale), sono previste condizioni agevolate, in ordine temporale, per quanto riguarda il termine per la presentazione della domanda, e per la procedura di informazione sindacale che sarà più semplificata. E’ opportuno evidenziare, che, limitatamente a quest’anno, all’assegno ordinario non si applica il c.d. tetto aziendale, ossia il limite economico previsto per ciascun datore di lavoro. Infine, l’assegno ordinario può essere garantito anche ai datori di lavoro iscritti al FIS che hanno dai cinque ai quindici dipendenti (e non solo per i datori di lavoro che hanno più di quindici dipendenti); - Cassa in deroga delle Regioni e Provincie autonome
Per le imprese e i datori di lavoro (con più di cinque dipendenti) che non rientrano nei casi sopra menzionati, il decreto CuraItalia, in via residuale, prevede che le regioni e le provincie autonome possano prevedere – previo accordo con le organizzazioni sindacali- trattamenti di cassa integrazione salariale per la durata della sospensione del rapporto di lavoro (per un massimo di nove settimane).
Sono, inoltre, preclusi i licenziamenti individuali per giustificato motivo oggettivo e le procedure di licenziamento collettivo (ex. l. 223/91) per 60 giorni.
Decreto Liquidità (brevi cenni)
Occorre richiamare, infine, le nuove misure urgenti emanate dal Consiglio dei Ministri con il c.d. decreto liquidità (decreto-legge 08/04/2020 n°23), con il quale verranno stanziati 200 miliardi di euro a favore di banche che eroghino finanziamenti alle imprese (oltre ad ulteriori 200 miliardi per il mercato dell’export).
Di questi 200 miliardi di euro, almeno 30 miliardi saranno destinati a supporto di piccole e medie imprese, lavoratori autonomi e liberi professionisti titolari di partita IVA sotto forma di prestiti fino a 25 mila euro con garanzia al 100%, la cui restituzione può essere dilazionata fino a sei anni.
La copertura garantita al 100% dallo Stato, sarà gestita dalla Sace (del gruppo Cassa Depositi e Prestiti) che potrà concedere, fino al 31 dicembre 2020, garanzie per il rilascio di finanziamenti alle imprese con sede in Italia, colpite dall’epidemia Covid-19.
Gianluca Esposito per Studio Esposito Avvocati
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